Partiamo dalla seconda parte del titolo.
M’è già capitato di scrivere, qui sul blog, che avrei “presto” ricominciato a scrivere post di autoaiuto e compagnia bella, è vero, lo farò, per ora però sto godendomi la vita e le cose da fare, il che è un punto abbastanza fondamentale per auto aiutarsi, ma ve ne scriverò meglio poi.
Veniamo alla prima parte del titolo: mi sono resa conto che, riproponendo vecchi post e parlandovene a spizzichi e bocconi, alludendo a un “passato” non meglio definito, leggendo dal blog eccetera, può sembrare che io abbia avuto chissà quale oscuro passato, chissà quale adolescenza tragica e traumatica, degna dei migliori romanzi gotici e di formazione -messi insieme- beh…
Sì e no, sì perché ho avuto un’adolescenza, no perché i suoi “travagli” sono stati né più né meno quelli di tutti quanti, sì perché durante gli anni dell’università è cambiato tutto il mio mondo, no perché succede così a tutti.
Insomma, per farla breve: scrivevo quei post per sfogare pensieri ed esercitare un po’ di vocabolario, parafrasando e a volte ingigantendo di proposito ciò che mi era successo a fini “letterari” (se posso osare un termine simile!). Che cos’è successo? Fondamentalmente sono successe persone: che ho trovato e perso, con cui ho discusso, con cui mi sono scontrata, con cui ho passato bei momenti, amicizie spezzate, relazioni sbagliate, qualche scapocciata in famiglia, e alla fine ognuno se n’è andato per la propria strada.
Il punto è che, come tante altre persone, io le lezioni di vita le imparo solo “sbattendoci la testa”, il che comporta metaforici nasi rotti e sofferenze non tanto metaforiche… ma non conosco nessuno a cui non sia mai successo, quindi non disturbatevi a dirmi “Oh mi spiace” siamo tutti sulla stessa barca 😉
Da adolescente qualsiasi cosa succeda sembra sia la fine del mondo, ognuno la vive come può, fortunatamente a me non è successo nulla di tragico, ora che son passati un po’ di anni me ne rendo conto, anzi, è stata pure un’adolescenza felice, i primi anni di università mi hanno vista cambiare radicalmente… ma in fondo succede a tutti e quei post mi aiutavano a mettere in ordine i pensieri, buttar fuori un po’ di “malaise” (che se lo dici in francese è più chic… appunto).
Tutto qui.
Ora li sto riprendendo perché mi fa piacere farlo, perché forse indulgono in quella vena di autocompiacimento (ohi, certi fanno schifo ma certi li trovo ancora scritti bene!), e un po’ perché mi aiutano a non dimenticare le lezioni che ho imparato, a recuperare certi aspetti del mio caratterino che ancora possono servirmi.
Quindi questo è quanto, in fondo nessun oscuro segreto, né ricetta magica per non aver più bisogno di guardarmi dentro e scrivere post, mi spiace deludervi.
Ora andate fuori e annusate le rose, come dicono gli inglesi… chissenefrega se è ottobre, io ne ho trovate di rose profumatissime ancora in fiore da annusare, su, su! Uscite!
È vero! Nella tua via, all’angolo con quella in cui parcheggio di solito, c’è quella serie di roseti profumatissimi, me ne sono accorta giovedì!
Sì! Profumatissime fra l’altro *_*
Non a caso, sabato ho comprato una piantina di rose per la nuova casa! ^.^
Hai scritto un post molto maturo.. c’è gente che, alla nostra età (mi pare che siamo più o meno coetanee) ancora crede di aver vissuto le peggio tragedie durante l’adolescenza (parlo di persone normalissime, che non hanno subito gravi traumi).. forse perché non ne è ancora uscito!
Guarda, gli adolescenti nel corpo dei trentenni stanno iniziando ad essere troppi, forse è FB che incita alla lamentela pubblica… sigh…
Comunque grazie, prendo il tuo commento come un complimento
Io ho quasi 27 anni, toi? ^^
Voleva essere un complimento
Il mese prossimo 25 ^.^
Oh! Hai l’età che mi sento! XD