Ho deciso di iniziare questa nuova serie di post perché in questo blog si parla troppo poco di libri. Forse perché negli ultimi tempi ho letto poco* e devo recuperare.
E un po’ anche perché ho deciso di fare una scuola di scrittura creativa indiretta: leggendo i grandi romanzi, quelli classici e quelli contemporanei, certo, leggendo le ciofeche si impara cosa non fare, ma perché buttare del tempo con le ciofeche quando ho scaffali e scaffali di letteratura da far passare? Autocostringendomi a una nuova serie di post sarò ancora più spinta a leggere almeno un classico al mese.
Poi dipende, se è di quelli “scorrevoli che in due o tre mesi si finiscono” o no 😛
Per questo primo post inizio con alcuni degli ultimi titoli:
– Gli dei dentro l’uomo J.Shinoda Bolen. Avevo già letto e apprezzato Le dee dentro la donna, seppur molto figlio dei suoi tempi sessantottini e iperfemministi, questo capitolo maschile non è male. Per lo meno offre più chiavi di lettura per le figure maschili che non siano soltanto “maschio alfa e maschio beta” (argomento sul quale comunque avrò da scrivere di più, più avanti) presentando vari modelli di riferimento, se così si può dire. Ma anche qui, come con certe “dee” femminili, il pregiudizio della Bolen è forte e si fa sentire. Se la donna Giunone o Persefone alla Bolen non piace, qualsiasi tipo di divinità maschile è quasi sempre patologica, con forti problemi a relazionarsi agli altri e soprattutto alle figure femminili. Che questa possa essere stata l’esperienza diretta della dottoressa Bolen ok, soprattutto contestualizzata in quel periodo storico, ma insomma… Ci sono anche uomini sani, per fortuna!
– Il profumo del pane alla lavanda di Sarah Addison Allen. Alloradunque, se non avessi mai letto e adorato “Il giardino delle magie” di Alice Hoffman (quello da cui è stato tratto il film “Amori e incantesimi”, tanto per intenderci) né “Chocolat” di Joanne Harris, sarebbe stato un libretto piacevole, di quelli autunnali da divano+copertina+tazza di roba calda+gatto se c’è. Purtroppo però gli altri due libri li ho letti e mi sono pure piaciuti parecchio, quindi non ho potuto fare a meno di continuare a pensare che fosse una copia-sintesi dei due. Con due grandissime Mary Sue come protagoniste (belle, brave, un po’ reiette, che alla fine mettono su casa e famiglia con due figoni mica male…). Romantico realismo magico, poteva andare meglio.
– Il giardino delle pesche e delle rose Joanne Harris. Seguito di Le scarpe rosse, a sua volta seguito di Chocolat. Ci ho messo un po’ di capitoli a rientrare nell’atmosfera, devo essere sincera, non riuscivo molto a stargli dietro, ma se considerate che in tre pomeriggi l’ho finito… Mi piace ritrovare personaggi che conosco in altre avventure, mi piace soprattutto quando, ormai al terzo libro, le cose riescono a non ripetersi e continuano a stupirti. E continuano a metterti una fottutissima voglia di cioccolata calda. Ora vado a vedere se in dispensa ne ho da fare!
– Steamed! di Katie MacAlister: regalo di Sa per il mio compleanno, un romanzo che puntavo da tempo, sì, solo perché è steampunk, che ci posso fare? M’è piaciuto? Ni, è una storia d’amore, come dice il titolo “a steampunk romance“, purtroppo io puntavo più sulla parte steampunk, che c’è, è gradevole, ma giusto un pretesto, una bella cornice decorativa. La protagonista non è una Mary Sue, ma quasi, molto più Mary Sue è IL protagonista (bello, intelligente, avventuroso, coraggioso, un dio del sesso). Fra l’altro ha dei comportamenti ai limiti dello stalker a mio avviso (ok, lei è evidentemente attratta da te, ma ti sta dicendo di no, che cacchio la appiccichi al muro mettendole mani e lingua ovunque? Ma sei da denuncia!). E ci sono scene di sesso semplicemente gratuite (e un po’ inopportune, ok che il vostro piano piratesco ha un’ora buca e potete solo aspettare, ma la vita di certi personaggi è in scacco e voi pensate a procreare? Vabbeh…). Insomma, il romanzo in sé è gradevole, colpa mia che mi aspettavo più steampunk e meno romance 😀
* Sento già Sa dire incredulo “Poco? Ma se ti sei finita tutta la saga di Game of Thrones in lingua originale in meno di un mese? Ma se in valigia in vacanza avevi più libri che costumi?” Ma quello è poco caro mio, troppo poco! E di poca sostanza, una serie dello stesso autore conta come uno U_U
Yeeeeeeeeeeeee!!! Amo questi post, così posso prendere spunto per leggere ^.^ Pensavo anch’io di scrivere qualcosa del genere, sto aspettando di finire l’ultimo libro che ho sul comò 😀
Sono contenta che ti sia piaciuto! Non vedo l’ora di leggere i tuoi!
Anche se a dire il vero m’è venuta voglia di fare questi post leggendo i tuoi Bookshelf e le letture del mese di Lanterna 😀