Se qualcuno che ci crede fermamente avesse letto il mio ultimo post sull’argomento probabilmente mi avrebbe detto “per forza non riusciresti ad attrarre una macchina, se non credi che sia possibile farlo, perchè è così che funziona, attrai tutto quello con cui sei in risonanza, buono o cattivo che sia”.
Probabile, ma a questo punto io mi rifiuto di credere che la gente attiri su di sé (anche se non consciamente, a quanto pare) le esperienze più negative (ohi, vogliamo dirla tutta? come può un genitore volere che il figlio si ammali di leucemia? come può una donna volersi una violenza? ecco… ). Forse ho solo paura che sia così?
Comunque, a parte queste premesse, c’è un sito che mi sento di consigliarvi, purtroppo non permette che i suoi articoli vengano tradotti integralmente, al massimo concede di tradurne un pezzettino come assaggio, e poi linkare di nuovo al suo sito.
D’accordo Steve Pavlina, giochiamo secondo le tue regole.
Ha alcuni articoli che mi piacciono molto: i primi sulla Manifestazione d’intenti (che sono linkati fra di loro) e il secondo su come “Ordinare al ristorante dell’Universo” (il fatto che questo mi ricordi il libro di Adams “Ristorante al termine dell’Universo” è tutta un’altra storia!).
Nei primi spiega esattamente come fare per manifestare un intento: prendetevi cinque minuti, rilassatevi, svuotate la mente e fissate la vostra immaginazione su quello che volete, come se fosse già vostro, con tutti i dettagli di come vi sentite.
Quando vi sembra abbastanza, riprendetevi e continuate la vostra giornata. Avrete un “riflesso alfa” che a quanto pare arriva abbastanza presto ed è una prima debole conferma che il vostro “desiderio” è stato preso in considerazione, e più tardi, circa una settimana dopo, un “riflesso beta”, l’inizio della manifestazione stessa, fino alla realizzazione effettiva del vostro intento.
(Sento forse una vocina che dice “siamo tutti bravissimi a voler trovare coincidenze significative, se vogliamo e ci impegniamo”? Vero, ma perchè non condirsi un po’ la vita e continuare a incoraggiarsi da soli?! E inoltre ha un articolo sulla differenza fra causa-effetto e intento-manifestazione, magari provate a dargli un’occhiata).
Steve Pavlina fa presente che se in questo mesetto il vostro desiderio cala, ovviamente non se ne farà nulla, è qualcosa che dovete volere sul serio!
Nel secondo scrive per chiarire un po’ le cose, paragonando il vostro concentrarvi al fare un’ordinazione al ristorante: se non vi decidete mai, se non siete specifici, non vi porteranno mai niente o vi porteranno cose che non sono quelle che volete. Se chiedete “una torta” potrebbero portarne una intera, piena di ingredienti che non vi piacciono affatto…. se chiedete “una fetta di Sachertorte”, quella avrete. Più ci mettete a chiedere più ci metteranno a servirvi, più cambierete idea nel corso dell’ordinazione più questa ritarderà ad arrivarvi.
L’importante è saperlo, giusto?
Beh, direi che questo è tutto, date un’occhiata al sito di Steve Pavlina, a me piace molto, è fatto bene e il tizio scrive anche abbastanza bene! (non so come se la cavino i traduttori automatici… ma credo che possiate capire il discorso generale almeno 😉 )
Non sono in grado di dirvi più di così su tutte queste faccende di ordinazioni e calamite e compagnia bella, e non credo di avere altre obiezioni al riguardo… insomma, è uno strumentino utile per chiarirsi le idee, focalizzarsi su quello che vogliamo ottenere ed entrare in un ordine di idee che ci permetta di non tirarci la zappa sui piedi, di incoraggiarci a continuare e a cogliere le occasioni, e pensare che certe cose, a volte, ce le meritiamo proprio!