Erano due notti prima del suo ventunesimo compleanno, scese le scale, la casa stranamente vuota, la luce accesa in cucina.
Al suo interno, al caldo, il nonno e il cane.

E qui sì che c’è qualcosa di strano, sono morti da anni ormai. Ma stanno bene, sembra di averli salutati due minuti fa, una scodinzola grassa come sempre, l’altro sorride con su uno dei soliti gilet di lana.

“Oh eccoti” dice il nonno “Ho una cosa per il tuo ventiduesimo compleanno”.
“Ma è domani!” dice lei in una confusione totale di date.
Il nonno l’ignora, va verso la dispensa. Il mio regalo è una merendina? Il cane lo segue.
La mano del nonno riappare senza merendina, ma chiusa a pugno.
Lei allunga le mani e dentro il nonno ci lascia cadere un orecchino, una sorta di drago d’argento aggrappato sopra a una sfera rossa, lucida, semitrasparente.

Una sfera che lei, con la lucidità propria dei sogni, sa essere sangue cristallizzato.

“È tuo” dice il nonno “ti stava aspettando”.

Lei si sveglia, lei sono io. Ma va? Ma dai! Roba da ultimissime notizie, proprio! Da soli davvero non l’avevate capito…

Da questo sogno molto curioso sono iniziate una serie di “coincidenze” pazzesche, quotidiane, costanti, che coinvolgevano draghi vari.
Carte ritrovate con disegni, parole sentite per caso in radio, pubblicità in TV. Non avevo mai badato gran ché ai draghi, erano semplicemente personaggi da fantasy.

Eppure…

Pian piano mi ci sono affezionata, ho cercato storie di mitologia, leggende, folklore, e per me hanno iniziato ad avere un significato, ad essere un simbolo. Di una forza interiore che dovevo tirare fuori, che non ho avuto le palle di tirare fuori e che ho pian piano recuperato negli anni.

Il 2011 è stato l’anno del Coniglio, ed Euforilla è cresciuto, s’è stabilizzato, s’è fatto importante (almeno dal mio punto di vista :P) con quel coniglietto che spunta dal ricciolo del logo.
Il 2012 è stato l’anno del Drago e tante belle cose, seminate col Coniglio, son cresciute e maturate, l’anno del Dragone è ormai finito e io festeggio e ringrazio, anche se a ripensarci a volte sembra essere stato così rapido e travolgente da risultare confuso, eppure importante, con tutti i suoi cambiamenti.
Il 2013, sempre secondo i capodanni cinesi, sarà l’anno del Serpente (secondo certe tradizioni serpenti e draghi sono piuttosto interscambiabili) e spero che porti la prosperità che promette!
Sia chiaro che non voglio fare atto di indebita appropriazione culturale, io sono affascinata da culture diverse dalla mia, ne sono curiosa, e quando trovo qualcosa che per i più disparati motivi fa risuonare una corda in me, beh, semplicemente mi ci “affeziono” senza pretesa alcuna!

Qui ci sono interpretazioni e pronostici vari sul 2013 in quanto anno del Serpente, lo so che ho scritto nel dettaglio il perché non credo nell’oroscopo, ma qui scrivo anche e soprattutto di pensiero positivo, quindi che male c’è nel leggere una previsione tutto sommato positiva e quindi guardare al 2013 con un po’ di ottimismo?
Esatto! Non c’è niente di male 😛
Comunque, per riassumere un pochino il link: il 2013 sarà l’anno del serpente d’acqua, femminile. Un anno che in un certo senso continua i cambiamenti roboanti del 2012 ma a un livello più personale.
Un anno dedicato all’introspezione, al cambiamento interiore (e perché no quindi, ritrovare un po’ di forza), un anno importante per la ricerca scientifica e un anno in cui valutare bene le proprie opzioni prima di agire. Insomma, un ottimo anno per pianificare strategie e pian piano metterle in pratica.
Non so voi, ma io ho bisogno di mettermi a pianificare le cose e poi seguirle 😛

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