Non so quanti sono finiti su questo blog cercando steampunk, cos’è lo steampunk, libri steampunk, musica steampunk, stile steampunk, vestiti steampunk… ok, ok, credo di aver reso l’idea!!!
Voglio fare una cosa diversa però, non voglio essere l’ennesima persona a dirvi che cos’è e che cosa non è, per questo vi lascio una selezione dei miei link preferiti.
Voglio dirvi cos’è steampunk per me.
Innanzitutto trovo che troppo spesso ci si dimentichi dell’aspetto “punk” della questione: è musica, è ribellione, è lotta per le cose in cui si crede, contro lo status quo.
A volte invece si va troppo in direzione “punk” e lo “steam” si perde quasi nel cyber.
Ma la cosa bella è proprio questa: è uno stile visuale nato dalle influenze di libri di fantascienza scritti nell’ottocento, Jules Verne è un padre inconsapevole, con qualche ovvio limite (senza diventare i soliti bacchettoni troppo convinti di un genere please) lascia molto spazio alla libera interpretazione.
Una fantascienza ambientata nel passato quindi, chiamato anche retro-futurismo, dove i sottomarini vanno a vapore, dove le creature straordinarie sono del nostro mondo solo che ancora non lo sapevamo, dove le avventure fantastiche sono possibili perché ancora non abbiamo finito di esplorare e ancora non abbiamo spiegazioni scientifiche per tutto.
E soprattutto adoro il messaggio etico/ecologico che viene da questa subcultura: madre terra è una sola, se la trattiamo male ci schiaccia, ma se impariamo le tre R, riusare, riadattare, riciclare, allora qualcosa di meraviglioso può venirne fuori.
Voglio fare una cosa diversa però, non voglio essere l’ennesima persona a dirvi che cos’è e che cosa non è, per questo vi lascio una selezione dei miei link preferiti.
Voglio dirvi cos’è steampunk per me.
Innanzitutto trovo che troppo spesso ci si dimentichi dell’aspetto “punk” della questione: è musica, è ribellione, è lotta per le cose in cui si crede, contro lo status quo.
A volte invece si va troppo in direzione “punk” e lo “steam” si perde quasi nel cyber.
Ma la cosa bella è proprio questa: è uno stile visuale nato dalle influenze di libri di fantascienza scritti nell’ottocento, Jules Verne è un padre inconsapevole, con qualche ovvio limite (senza diventare i soliti bacchettoni troppo convinti di un genere please) lascia molto spazio alla libera interpretazione.
Una fantascienza ambientata nel passato quindi, chiamato anche retro-futurismo, dove i sottomarini vanno a vapore, dove le creature straordinarie sono del nostro mondo solo che ancora non lo sapevamo, dove le avventure fantastiche sono possibili perché ancora non abbiamo finito di esplorare e ancora non abbiamo spiegazioni scientifiche per tutto.
E soprattutto adoro il messaggio etico/ecologico che viene da questa subcultura: madre terra è una sola, se la trattiamo male ci schiaccia, ma se impariamo le tre R, riusare, riadattare, riciclare, allora qualcosa di meraviglioso può venirne fuori.
Già, c’è ancora quel senso di meraviglia tanto caro a scrittori e filosofi…
E poi diciamocelo, certi vestiti spaccano sul serio!!!
Per questo suppongo che introdurrò un po’ più di marrone/beige/rame/toni neutri nel mio guardaroba. Intanto ho già costruito i miei goggles, ho fatto una collanina con chiavi e pezzetti, un pendente con un ragno meccanico, Mr. Faun me ne ha regalata un’altra bellissima… (click per veder la foto;).
Voi come fareste?
Comunque lo steampunk non finisce qui, per Euforilla, scriverò (con calma, quindi non esaltatevi troppo :P) post su libri e letteratura (Verne, Lovecraft?) e su band e musica (Abney Park, Voltaire?).
Ora devo andare, il pallone aerostatico partirà fra poco… 😛
PS
I link promessi
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Laboratory of time forum italiano (sto pensando seriamente di iscrivermi 
)
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