Nei film va così: lui propone a lei, lei va in brodo di giuggiole. Lui chiama la mamma, lei la migliore amica, tutti vanno in brodo di giuggiole, e in cinque minuti lo sa tutto il mondo, e bon.

Ma, come cantavano gli Articolo 31, la vita non è un film e dalla nostra avevamo una piccola complicazione.
I genitori di Sa vivono a 1300 km da qui, mio fratello vive in Spagna, mancava un mese a Natale e sarebbero stati tutti qui. Noi ci tenevamo a dirlo, almeno ai familiari stretti, di persona.
Quindi abbiamo deciso di aspettare.

La cosa che ancora mi fa ridere è pensare che il giorno dopo la proposta ero a pranzo con mia zia Clara, che mi chiede “Ma voi non avete intenzione un giorno di sposarvi?”

Devo davvero essere sembrata un’anarchica “romantica come una ciabatta” (per citare la mia vecchia compagna di banco) in tutti questi anni…

Comunque, abbiamo passato un mese a morderci la lingua, a inventare scuse e bugie per non dire che eravamo in Comune o che saremmo andati a vedere un ristorante.

Gente, che stress… non avete idea quanto sia difficile non finire su certi argomenti a volte!!! “E allora? Novità?” queste erano le telefonate tipiche con mamma e papà, in quel mese “Nooo, no… no… tutto di vecchio”.

“Ah! Bugiarda! Brucerai all’inferno!” Questo invece era il mio senso di colpa.

Va beh, arriva Natale. Arrivano i genitori di Sa, dopo 12 ore di macchina, lui è molto carino, li lascia riposare, cenare con calma e poi esordisce in un momento in cui la conversazione languiva con “Abbiamo una novità, ci sposiamo!”.

Io invece, che non ero così nervosa dall’ultimo esame di Filosofia Morale, sono un caterpillar, un elefante in cristalleria, un gatto di marmo, insomma, ecco com’è andata:

Mamma “C’è pronto, a tavola!”
Papà “Buon appetito!”
Cognata “Buon appetito!”
Fratello “Mi passi il puré?”
Io “Amaggiocisposiamo”
BAM!!!

Però, scusate tanto eh, ma com’è che si dice una cosa così? Dai, tanto prima o poi la butti lì… vabbeh…

La reazione generale e comune è stata sempre questa: “Davvero? Veramente?!”
(Ma davvero, un’anarchica romantica come una ciabatta, eh?)

A parte mia zia Laura: “Sei incinta!”
Il gene caterpillar devo pur averlo preso da qualcuno!

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