È lunedì, c’è grigio fuori, fa pure un po’ freschino e quest’anno sento l’autunno più che mai. Ho voglia di cucinare, far conserve, fare esperimenti spadellando (mi sto facendo una cultura sulla tarte Tatin per esempio!).
Nelle settimane passate ho riorganizzato la dispensa, dove sorpresa sorpresa ho ritrovato una conocchia di fichi secchi che i miei suoceri ci avevano portato forse per lo scorso Natale.
Dopo breve ispezione è risultato chiaro che non solo i fichi non si erano guastati, ma che erano ancora buoni!
Allora ho deciso di lanciarmi in un esperimento: pane integrale con fichi e noci, come quello che qualche volta ho mangiato in montagna, nel Verbano-Cusio-Ossola.
Innanzitutto ho tirato fuori la mia fidata macchina del pane (ma se non ce l’avete non fa nulla) e la farina integrale che usavo ultimamente per fare il pane.
È una farina, con già mischiato dentro il lievito, che trovo al Lidl, è una farina di frumento e segale, integrali.
Anche qui, potete usare la farina e il lievito che preferite.
Al primo tentativo mi sono fatta tentare (ah, per l’appunto!) da una ricetta indicata sul libretto della macchina del pane… mi è uscito un gnocchetto non ben lievitato, non male nel gusto (anche se con poca frutta), ma un po’ acidulo… solo dopo ho realizzato che la farina indicata nella ricetta era di tipo bianca, 00.
Lo so che vi ho detto che potete usare la farina e il lievito che preferite, non vi ho detto una bugia, però è meglio se conoscete le sue necessità di lievitazione: quanto e quale lievito, quanta acqua, quanto zucchero e quanto sale e quanto tempo… insomma, fare il pane a volte è una seccatura 😛
Ma! Non disperate!
C’è il barbatrucco. Che nel mio caso si potrebbe tradurre in un “te l’avevo detto” collettivo da parte di tutte le persone cui avevo chiesto informazioni.
Ecco il barbatrucco: prendete una ricetta di pane che già vi riesce bene e unite la frutta secca, cuocete come vostro solito.
Quindi ecco qui il mio secondo, ben riuscito, esperimento
500 gr farina
350 ml d’acqua
25 gr di burro (o gradina)
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di zucchero
Programma base* della macchina del pane (pane “grande” e crosta dura), quando ha fatto “bip bip bip” (cioè il segnale che la prima lievitazione è finita e seguirà un secondo impasto e una seconda lievitazione) ho aggiunto circa un etto di fichi secchi tagliuzzati e una manciata di noci sbriciolate
Buoooono!
Da solo.
Tostato.
Con la marmellata.
Con il burro.
Con il formaggio fresco.
Con il formaggio fresco e il salmone affumicato.
Un po’ meno col prosciutto cotto, ma con lo speck invece… 😀
*
Sì, base, una volta avevo provato il programma per farina integrale, che ha tempi più lunghi, visto che la farina integrale ha in effetti bisogno più tempo per lievitare come si deve… ma mi si era seduto irrimediabilmente. Poi Lanterna mi ha detto “con la macchina del pane quella integrale la devi lavorare in fretta, se no la impasta troppo e si smonta”. Ed ecco il programma base che funziona alla grande.
Il programma che avevo usato invece per il primo esperimento era il programma “dolce” (o altrimenti consigliavano l’espresso, ma era davvero troppo rapido, mentre quello “dolce” aveva più o meno gli stessi tempi del base… beh, flop comunque!).
Ciao, l’ho assaggiato ieri in Valle d’Aosta accompagnato al lardo di Arnad. Una cosa favolosa!!!
Volevo chiederti: per il secondo esperimento (quello migliore), hai usato farina normale o integrale?
Grazie!
Ciao Federico!
Ho usato sempre la stessa farina, quella integrale frumento e segale che trovo al Lidl (col lardo è la morte sua!!!)
Se ci provi fammi sapere come ti viene!