Venerdì è Halloween!
Io mi strafogherò di risotto in compagnia di amici, ma questo non significa che non lascerò qualcosina in giro per casa!
Ho deciso così di essere iper-banale e di unire due “trend” che ultimamente vedo spesso in giro: le boccette a forma di teschio e le cose dipinte con la pittura effetto lavagna.
E quindi questo è proprio quello che vi serve:
– boccetta a forma di teschio
– pittura effetto lavagna
– pennelli (possibilmente a tampone, ma se non l’avete va bene anche un pezzo di spugna dei piatti… pulita ovviamente!)
– carta da giornale per proteggere il piano di lavoro
– gessetti per divertirsi, se no che senso ha usare la pittura lavagna???
Cercavo una boccetta che fosse di vetro trasparente (che ne so, magari la prossima estate mi vien voglia di fare il limoncino fatto in casa e sai che figata conservarlo in un teschio???) ma non ne trovavo da nessuna parte.
Ho dovuto ripiegare su una boccetta decorativa (cioè addio limoncino), di un verde satinato di dubbio gusto.
Siccome costava pochi euro (tipo, due e qualcosa, evviva i negozietti di cazzate a poco!) ho deciso di prenderla lo stesso, confidando nella mia creatività che in quel momento probabilmente dormiva.
Qualche giorno dopo l’illuminazione: se fosse nero sarebbe meglio… se ci potessi scrivere sopra ancora me… eeehi! Pittura lavagna!
La mia boccetta era satinata quindi la pittura ha preso facilmente, se la vostra è di vetro liscio o di plastica o comunque di un materiale dove la pittura non si attacca bene potreste voler usare un primer.
Oppure, con molta pazienza fare tre o quattro strati invece di due, come consigliato sulla confezione della mia pittura effetto lavagna (marca “Stamperia”, trovata al Viridea nella sezione hobby).
Ho steso un primo strato con un normale pennello a setole (sintetiche), mettevo la pittura direttamente sul pennello e poi cercavo di stenderla il più possibile.
Ho optato per il pennello con setole, almeno per la prima mano, per riuscire a raggiungere ogni angolino (soprattutto zona zigomi) e poi una seconda mano con il tampone/spugnetta per applicare la pittura in modo che non si vedessero affatto le righe lasciate dal pennello.
La seconda mano l’ho applicata cinque ore dopo la prima, sempre seguendo le istruzioni della mia confezione, e dopo altre 12/14 ore ho dato un’ulteriore terza mano, ma solo in quei punti dove la pittura non aveva preso bene.
Ed ecco fatto!
Poi potete usarlo così com’è, oppure disegnarci sopra sigilli arcani (tranquilli, non ho evocato nulla)
Oppure, se siete soliti festeggiare il “dia de los muertos” (perché siete Messicani, perché avevate un nonno Messicano, ecc) potete disegnarci sopra con i gessetti colorati, come se fosse una strana versione dello sugar skull, e metterlo insieme alle foto e ai ricordi di chi è passato prima di voi (aritranquilli, è tè nel bicchierino, era solo per fare la foto)
Sto postando questo articolo ovunque vedo post inneggianti alle presunte tradizioni italiote: che piacere sadico 😀
Non l’ho capita…
Quei post si facebook stile “io non festeggio halloween perché non è una tradizione italiana” et similia.
Ahn!
Beh, “halloween” per come si intende adesso (con caramelle, costumi, zucche eccetera) è una cosa piuttosto nuova e reimportata dagli USA… E come al solito per me ogni scusa è buona per divertirsi un po’.
Per il resto c’è pieno anche di post sulle “origini europee (e anche italiane, se cerchi) della festa di ognissanti-all hallows eve-halloween” 😉