Giurin giurella, questo è il penultimo post sul matrimonio (così poi posso ammorbarvi col viaggio di nozze in Giappone :P) e mi sembrava carino smettere di rimandare il tutorial su come fare l’accrocchio di perline che avevo in testa.
In sé non è difficile, è solo un po’ poco maneggevole.
Occorrente:
carta e penna
catenella da bigiotteria (io l’ho usata d’argento ma sta al vostro gusto, come qualsiasi altra cosa che segue, quindi non lo ripeto più se no divento noiosa :P)
chiodini, perline, connettori, ciondoli, campanelli, qualsiasi cosa possa venirvi voglia di metterci
pinze a becco tondo
pinze a becco piatto
tronchesine
metro da sarta
un barattolone più o meno della dimensione della vostra testa
scotch di carta
due specchi (per vedervi davanti e dietro) e/o una macchina fotografica per fotografare i vari lati
Iniziate con uno schizzo (banalissimo, bruttissimo, o perfetto, non importa, è giusto per farvi un’idea di come volete che risulti il tutto, una volta finito) e tenetelo come riferimento, sempre vicino, mentre lavorate.
1 – Misurate la circonferenza della vostra testa, esattamente sul punto dove vorreste che si appoggiasse la coroncina (chiamiamola coroncina per comodità, ok?). Poi togliete uno o due centimetri.
Io ne ho tolto solo uno, e ho sbagliato, non so se erano i capelli lisci, il movimento o che, ma se fosse stata un po’ più strettina il peso non me l’avrebbe tirata sulle orecchie ogni dieci minuti… quindi se volete che vi duri tutto il giorno tenete in considerazione anche questo aspetto. Che appena finita e giusto appoggiata sta che è una meraviglia… tempo di entrare in comune l’avevo rimessa già due volte…
2 – Tagliate un pezzo di catenella della dimensione giusta (potete sempre stare un po’ larghini all’inizio e tagliare l’eccedenza dopo, ma occhio alla simmetria) e chiudetela a cerchio. La mia chiusura era in realtà sulla fronte dove ho appeso un ciondolino piccino a forma di goccia.
3 – Piazzatevela in testa e pian piano iniziate a decidere dove mettere i pendagli vari. Segnate su un lato, appendeteci un anellino o infilate un chiodino, prendete la stessa misura dall’altra parte.
4 – Ripiazzatevela in testa con gli anellini/segnapunti in posizione e decidete quanto lunghi devono essere le varie appendici che penzoleranno.
5 – Fissate il vostro cerchietto di catenella e segnapunti, con lo scotch di carta, al barattolone, così sta lì, non si aggroviglia e potete controllare man mano come vi stanno venendo le parti da appendere.
6 – passate un po’ di tempo a infilare perline, tagliare catenelle, appendere ciondolini.
7 – Rimettetevi di nuovo in testa il tutto e, pezzo per pezzo, verificate posizionamento, lunghezza e arrangiamento dei vari pendagli.
8 – armatevi di santa pazienza, pinze piatte e idee chiare e, pian piano, iniziate ad attaccare tutti i pezzi.
9 – imprecate, fate cadere tutto, passate un quarto d’ora buono a sgarbugliare catenelle e perline, fatevi un tè o una camomilla, spostate il gatto dalla pila di materiale, rimettetevi a sedere
10 – Una volta finito di attaccare, “drappeggiare” (perché non ci sono solo catenelle che pendono, ma anche catenelle che vanno da un anellino all’altro con quell’effetto tendaggio tanto carino :P), accorciare o allungare, aggiungere o togliere e sistemare a vostro gusto, rimettete in testa un’ultima volta per controllare il prodotto finito e tenetelo su un paio d’ore per vedere se vi stringe, se vi scende o che (cosa che io avrei dovuto fare ma non ho fatto, quindi ascoltate un consiglio sincero da esperienza di vita vissuta, sia che lo facciate per il vostro matrimonio o per il Lucca Comics dell’anno prossimo). E sentitevi molto elfiche…
Un’ultima informazione a proposito di questa simpatica coroncina.
L’ho fatta per tre motivi principali: ci tenevo ad avere addosso qualcosa che avessi fatto io con le mie mani, ci stava benissimo con il vestito, ma soprattutto completava il qualcosa di blu, di prestato e di vecchio.
La storiella del “Qualcosa di nuovo, di vecchio, di prestato e di blu” non è solo tanto per, queste quattro cose hanno un significato simbolico: il nuovo è abbastanza ovvio, un matrimonio è l’inizio di qualcosa di nuovo, il blu è un colore che porta buono, mentre le cose vecchia e prestata dovrebbero venire da coppie felicemente sposate, sempre per buon augurio.
La collanina di cristalli trasparenti l’aveva regalata la mia prozia, quella di cui porto il (secondo) nome e che purtroppo non ho mai conosciuto, a mia mamma; mentre il ciondolo centrale (e blu :P) me l’ha prestato un’amica che dopo anni e due figli è ancora follemente innamorata di suo marito.