Prima di iniziare a presentarvi i mazzi di tarocchi che fanno parte della mia piccola collezione (di nuovo, so di essere a malapena una collezionista, se paragonata a certi professionisti dell’accumulo :P, ma qui si parla di aumentare di seri numeri!) vorrei illustrarvi quei mazzi di tarocchi (ma anche “carte oracolari”) che m’è capitato di vedere online e su cui ho lasciato il mio cuoricino.
Perché? Beh, ma perché hanno un artwork di tutto rispetto, mi ispirano tantissimo e vorrei tanto provare a giocarci*, e non mi ispirano solo i mazzi, ma anche i libri che in genere vengono scritti per accompagnarli, che di solito non danno semplicemente un “significato” delle carte (quella a mio parere è ormai la parte meno interessante), ma spiegano qual è stato il processo creativo che ha portato a una nuova interpretazione di un gioco vecchio di secoli.
Ed eccoli in ordine di “desiderio” 😛
Tarocchi tondi? Tarocchi tondi, sì, grazie. Non c’è un dritto e rovescio (non tecnicamente, almeno) e quel Gandalf-Babbonatale all’inizio vale da solo tutto il mazzo 😛
Sono cresciuta con Labyrinth, le creature sono state disegnate da Froud, ogni suo disegno è una madeleine proustiana per me!
Progetto iniziato su kickstarter, da un mazzo di soli arcani maggiori, a un mazzo intero intero, quei disegni, quei barbagianni con tre occhi, non sono una meraviglia??? *_*
Non sono semplicemente bellissimi? Che grazia, che tranquillità *_*
Deviant Moon (senza bordi)
Dall’eleganza alla follia. Sono pure un po’ inquietanti, ma il mio lato darkettone ogni tanto richiede soddisfazione (giuro la rima non era voluta!). Questa è la vesione “senza bordi”, cioè appunto alle illustrazioni è stato dato più spazio, togliendo il riquadro bianco che avevano intorno. Secondo alcuni così si leggono meglio, secondo me sono semplicemente più belle così!
Questo mazzo rientra nei “non saprei”, ne ho sentito recensioni positivissime, ne ho viste carte davvero molto belle, però c’è qualcosa che mi frena… intanto lo lasciamo in lista, non si sa mai 😛
L’Oracolo della strega tradizionale
Non chiedetemi perché, ma quei disegni così casalinghi e quotidiani… non fanno venire voglia di castagne arrosto, pentole sui fornelli e ricami ad ago e filo? Solo a me? Ho troppe nature contrastanti… la darkettona, la fricchettona, la bucolica… sigh!
*leggi: man mano che me li potrò permettere, verranno a stare nella mia collezione e finalmente ci potrò giocare sul serio, più che un “desiderio” è una dichiarazione d’intenti.