Scatola doppia, che venerdì scorso mi sono svegliata in un agriturismo pieno di caprette, nel mezzo dei monti sardi, per poi andare a un festival rock. Ma andiamo con ordine
° il panozzo unto in compagnia
° qualche giorno di temperature piacevoli e arietta fresca
° valutare i lati positivi dell’estate: il melone, le ciliege, le pesche, i mirtilli, le prugne, i gelati, i ghiaccioli, i pomodori, il tè freddo… sì, fondamentalmente il cibo XD
° una tapeada italiana e il tinto de verano che ti stronca subito le gambe (papà ci va giù schietto col vermuth!)
° portarmi avanti coi post e aver finalmente iniziato a raccontare del Giappone e delle relative ricette
° a tal proposito: zaru soba, con mentsuyu fatto in casa (sì, ci arriveremo, magari l’estate prossima, dati i miei tempi biblici :P)
° prepararsi per un viaggetto breve ma intenso in Sardegna
° e qui apriamo il capitolo Sardegna: il viaggio in nave, era una vita che non prendevo un traghetto, la compagnia, l’agriturismo sperso e bello e gestito da una famiglia super ospitale, il cibo sempre buonissimo dappertutto, l’acqua del mare cristallina come la ricordavo, fare finalmente i primi bagni della stagione (che faceva un caldo tremendo), la granita alla menta, il Rock&Bol, i From The Depth su un gran bel palco e ogni tanto girarmi a guardare il resto del pubblico e vederlo preso e contento, vedere i Dragonforce dal vivo (purtroppo non hanno fatto l’unica che so e che mi fa sbellicare dal ridere), stare nel backstage, le foto finto-band-strafiga, il programmino di foto editing coreano, il tema natale fatto dalla Lola, il caldo assurdo che porta dieci adulti a, in ordine sparso, citare pezzi a caso di Labyrinth, commentare le scarpe della moglie di Zuckerberg alla laurea della di lei sorella, comporre strafalcioni anche latini, imparare a zambullirse; dipoi, la nanna stesi per terra in nave, pensavo non avrei chiuso occhio ma invece sono anche riuscita a sognare; conoscere persone nuove all’andata e tornare con nuovi amici, aver verificato l’efficacia della protezione solare, ok, sono colorata, ma almeno non sono ustionata! I vetrini carini raccolti in spiaggia, insieme a un paio di conchigline carine e di sassetti sforacchiati (che portano buono), la gente sempre gentilissima, il cielo notturno che così pieno di stelle non lo vedevo da una vita (per rendervi l’idea: ho una miopia degna di mister magoo e una sera senza né lenti né occhiali, guardando in su, ho visto l’alone chiaro della via lattea <3), non essere riuscita a fare neanche una foto che la batteria del cellulare era sempre morta, ma avere tutto stampato in testa
° nonostante tutto, tornare a casa, dalla mia Puzzina e dal mio cuscino
° fare una spesa pazza di frutta (pesche, albicocche, ciliege, fragole, uva nera, mirtilli… e mi son trattenuta sul melone!) mi succede sempre così quando faccio la spesa quando ho sete
° gli orecchini pendenti e fricchettoni
° parlando con Sa, realizzare che sono passati anni, letteralmente, dagli ultimi contatti anche casuali con alcune persone… e non sentirne affatto la mancanza, sentirsi leggeri e saggi per la saggia decisione (perlappunto U_U)
° il meteo che finalmente dice che le temperature inizieranno a scendere un pochino
° l’imminente sushi
° le creature mitologiche