Ogni tanto lo faccio, vi rinfresco la memoria.
Oggi è uno di quei “tanto”. Quindi, per chi fosse nuovo da queste parti, o se lo fosse dimenticato, la mia “Scatola Musa” è una scatolina metaforica in cui, di settimana in settimana, raccolgo quelle cose di cui sono grata, quelle cose che mi hanno fatto sorridere o resa contenta. Perché sono le piccole cose che cambiano una giornata da così a così *immaginare movimento della mano, piatta, che si ribalta tipo fritella… mmmh… frittelle…*
° l’arrivo precoce dell’autunno, le giornate di pioggia, le mattine di nebbia, gli alberi gialli, le foglie che cadono, bellobellobello
° una colazione fatta con calma, con tutti i crismi, e tanto di cornetto scaldato e cappuccino fatto in casa
° non stare ferma un secondo, stranamente per me, non ho voglia di stare in casa, piuttosto vado dal medico a piedi, ma qualcosa devo fare
° l’arrivo dell’email dell’Avis, pronta per una nuova aferesi!
° un giro a Milano nella via delle perline (via Settembrini, per chi fosse interessato!) bottino di pezzi e di idee!
° aiutare una cara vecchina ad attraversare la strada, mi sono sentita un supereroe dei fumetti!
° Sa che balza al mio soccorso, quando m’è morta la batteria dell’auto
° la mia famiglia, no, davvero
° pasticciare con il das terracotta ^_^
° la Puzzina che mette su carne, ha un culotto bello pieno e sodo ormai, e ha sempre voglia di giocare (e di mangiare)
° stare bene, non avere problemi, realizzare che quelli che pensavo di avere, in fondo, sono solo dei piccoli ostacoli sulla strada: o si saltano, o s’abbattono, o s’aggirano, il viaggio va avanti
° riprendere a cucinare come si deve, oh yeah! (Qualcuno ha qualche ricetta giappa con i funghi pleurotus?)
° stare riuscendo a mettere abbastanza in pratica il mio nuovo mantra/buon proposito settembrino: Fai, adesso.
° chiacchierare con la mia Spleen, avere un “piano Z”
° le amiche pronte a scattare al primo messaggio di “Vediamoci, dobbiamo imbarcarci in un’avventura e ho bisogno di voi”
° le creature mitologiche, seeeeempre più mitologiche, roba da capirsi con un sopracciglio… e però ancora stupirsi con neologismi e stupidate varie