È veramente tanto che su questo blog non si parla di auto aiuto. Questo non perché non mi interessi più, non sappia più come aiutarvi o abbia trovato la formula magica per stare bene e non voglio dirvela.
Semplicemente perché mi sono messa a fare talmente tante altre cose che tempo per rimuginare sul perché e percome non sono un essere umano senza nessun tipo di complesso ne è rimasto poco.
E devo dire che mi ha fatto un gran bene!
Ribadirlo è sempre utile: non continuate a pensare a cos’avete che non va, si crea un circolo vizioso da cui è difficile uscire. A me è stato molto utile mettermi (o trovarmi mio malgrado) in situazioni dove aver a che fare con tante persone, costantemente, per tante cose diverse (ufficio, corso di questo o quello, gente per strada etc).
A furia di pensare ai vostri complessi perdete un po’ la visione d’insieme, la prospettiva di “voi VS il mondo”.
Comunque, di questo magari parlo meglio un’altra volta, oggi volevo consigliarvi quei libri che sono stati davvero utili.
Sia ben chiaro, la soluzione non è mai in fondo a un libro (una volta che capite davvero questo concetto, senza limitarvi a dire “sì, ha ragione” quando poi dentro sperate ancora che all’epilogo vi evolviate come un pokemon) però in questi io ho trovato qualcosa che mi ha fatto suonare un campanello dentro, qualcosa che mi ha dato da pensare nel senso giusto (per uscire dal circolo vizioso), qualcosa che mi ha fatto bene come un tè caldo per i nervi scossi e mi ha spinta a fare qualcosa per cambiare la situazione.
Basta chiacchiere, via coi titoli!
“Le vostre zone erronee” W. W. Dyer (consigliatomi da Icon, il primo che ho letto che mi facesse dire non so quante volte “Sì! Ha ragione!”)
“Il libro del training autogeno” G. Eberlein (preso più per curiosità e convenienza del prezzo, ma offre spunti davvero davvero validi)
“Psicomagia” A. Jodorowsky (volevo leggerlo da anni, quando finalmente l’ho trovato, pure scontato, era un segno! Non è scorrevole da leggere, ma l’idea di parlare e guarire l’inconscio per simboli -che sono il suo linguaggio tipico- in una sorta di comunicazione all’inverso, secondo me è molto efficace)
“Donne che corrono coi lupi” C. P. Estés (di questo voglio farvi una recensione, presto)
“La via dell’artista” J. Cameron (questo lo sto ancora leggendo, ma mi sembra strutturato abbastanza bene, per chi non sapesse da che parte cominciare)
Voi ne avete letto qualcuno? Che ne pensate?
Ne avete altri da consigliarmi?
Il primo lo leggerò visto che ha ottime recensioni, quello di Jodorosky l’ho letto ma essendo animalista l’ho odiato quando ha consigliato di ammazzare un toro!!!! e quindi l’ho bandito dalla mia vita.
A me è piaciuto moltissimo “Come essere sempre felici” di Gupta (vedi recensione su amazon), per farti un esempio. Peccato che non sempre mi ricordo i consigli dati e a volte faccio fatica in alcune situazioni. Imparerò.
Certe cose di Jodorowsky sono da prendere con le pinze… (per esempio io non ricordavo la parte del toro… ma non sarebbe comunque una cosa che farei!).
Mi segno quello di Gupta!