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Ogni anno ci sentiamo ripetere le stesse cose: gli accorgimenti per i saldi, i consigli per stare al sole d’estate, stare attenti alle diete estive, e via discorrendo.
Ogni anno fondamentalmente ci sentiamo ripetere: bevete almeno 2 litri d’acqua al giorno, mangiate sano, fate attività fisica regolare, dormite bene e non preoccupatevi troppo.
Morire che ci entri intesta eh?
Eppure sono “regole” che valgono per qualsiasi cosa voi vogliate fare, dal diventare campione mondiale di tennis o mangiatore di hot dog allo stare semplicemente bene con voi stessi.
Tutta questa lunga manfrina per arrivare a quello che ho imparato dalla mia tesi (giurin giurella è l’ultima volta che vi rompo… almeno credo!) il capellone lassù ritratto è il caro vecchio Wilhelm Nietzsche (Friedrich era già scritto).
Fra le tante cose che ho scritto io, e fra le ancora più numerose cose che ha scritto lui ce n’è una che mi serve oggi.
Non è da meno degli altri e ci dice ancora di camminare, mangiar sano, vivere in un posto con un bel clima e ascoltare musica.
Questo riposa sul fatto che per il nostro Federico Guglielmo la distinzione solita fra mente e corpo, intelletto (nobile) e mondo (non così nobile), pensiero e materia non ha motivo d’esistere.
Il mondo e la natura sono governati dal caos, la vita stessa dell’uomo è un’eccezione di questo caos e l’unica cosa che possiamo fare (se non vogliamo darci alla disperazione e quindi ignorare bellamente tutto ciò) è prenderne coscienza e darci noi stessi un ordine, per creare così il nostro divenire (che non è una parola mistica, ma è un po’ un insieme di avvenire, destino ma non in senso di predestinazione e svolgimento della vita).
Ovvero Faber est suae quisque fortunae, faccio meno la maestrina e ognuno è artefice del proprio destino.
Non male eh?
Ok, direte voi, bel discorso, ora piantala di fare la filosofa che ci intorta di paroloni e dicci cosa centra il tricotico ometto con la scoperta dell’acqua calda.
E avete anche ragione.
Per quello che ci serve oggi posso dire che da questa tesi ho realizzato che rivalutare un po’ di più il corpo male non fa, anzi.
Se siete in forma (acqua, dieta e attività fisica) riposate meglio, siete più eutonici (ovvero i vostri muscoli sono rilassati ma non molli, ben elastici), respirate meglio, il che significa esser più tranquilli e quindi più predisposti ad essere felici.
Non male come influenza del corpo sulla mente, n’est-ce pas?
E come penso sia ovvio la mente influisce sul corpo: pensate semplicemente a come un’emozione vi stringe la gola e vi fa cambiare la voce.
Questo è dovuto (detto brevemente) a una reazione del cervello rettile: la mente conscia dice “pericolo” e l’inconscio reagisce cambiando il ritmo del respiro e del battito cardiaco, spostando il sangue nelle gambe pronte a scappare e probabilmente preparando la gola a emettere grida di avvertimento.
La buona notizia è che se imponete consciamente l’ordine ai vostri polmoni di respirare a fondo e vi ripetete che NON siete in pericolo potete imparare a controllare le vostre reazioni istintive… ok, non è così immediato, è in questi casi che allenarsi a mantenere il controllo su se stessi è fondamentale, e io stessa devo ancora imparare.
In fondo ho programmato tutta questa serie di post sia per chiarirmi le idee (e nel processo magari aiutare qualcuno) sia perchè voglio imparare ad essere una persona più organizzata, più allenata e tranquilla.
Beh, questo non l’ho imparato da Nietzsche, ma diciamo che è stato una conseguenza del rivalutare il corpo fisico.
Il corpo non è una prigione, non è un imbarazzo, è uno strumento importante che può aiutarci a capire meglio cosa ci passa per la testa.
Un po’ strano forse, ma io sono convinta che possa funzionare.
Ogni anno fondamentalmente ci sentiamo ripetere: bevete almeno 2 litri d’acqua al giorno, mangiate sano, fate attività fisica regolare, dormite bene e non preoccupatevi troppo.
Morire che ci entri intesta eh?
Eppure sono “regole” che valgono per qualsiasi cosa voi vogliate fare, dal diventare campione mondiale di tennis o mangiatore di hot dog allo stare semplicemente bene con voi stessi.
Tutta questa lunga manfrina per arrivare a quello che ho imparato dalla mia tesi (giurin giurella è l’ultima volta che vi rompo… almeno credo!) il capellone lassù ritratto è il caro vecchio Wilhelm Nietzsche (Friedrich era già scritto).
Fra le tante cose che ho scritto io, e fra le ancora più numerose cose che ha scritto lui ce n’è una che mi serve oggi.
Non è da meno degli altri e ci dice ancora di camminare, mangiar sano, vivere in un posto con un bel clima e ascoltare musica.
Questo riposa sul fatto che per il nostro Federico Guglielmo la distinzione solita fra mente e corpo, intelletto (nobile) e mondo (non così nobile), pensiero e materia non ha motivo d’esistere.
Il mondo e la natura sono governati dal caos, la vita stessa dell’uomo è un’eccezione di questo caos e l’unica cosa che possiamo fare (se non vogliamo darci alla disperazione e quindi ignorare bellamente tutto ciò) è prenderne coscienza e darci noi stessi un ordine, per creare così il nostro divenire (che non è una parola mistica, ma è un po’ un insieme di avvenire, destino ma non in senso di predestinazione e svolgimento della vita).
Ovvero Faber est suae quisque fortunae, faccio meno la maestrina e ognuno è artefice del proprio destino.
Non male eh?
Ok, direte voi, bel discorso, ora piantala di fare la filosofa che ci intorta di paroloni e dicci cosa centra il tricotico ometto con la scoperta dell’acqua calda.
E avete anche ragione.
Per quello che ci serve oggi posso dire che da questa tesi ho realizzato che rivalutare un po’ di più il corpo male non fa, anzi.
Se siete in forma (acqua, dieta e attività fisica) riposate meglio, siete più eutonici (ovvero i vostri muscoli sono rilassati ma non molli, ben elastici), respirate meglio, il che significa esser più tranquilli e quindi più predisposti ad essere felici.
Non male come influenza del corpo sulla mente, n’est-ce pas?
E come penso sia ovvio la mente influisce sul corpo: pensate semplicemente a come un’emozione vi stringe la gola e vi fa cambiare la voce.
Questo è dovuto (detto brevemente) a una reazione del cervello rettile: la mente conscia dice “pericolo” e l’inconscio reagisce cambiando il ritmo del respiro e del battito cardiaco, spostando il sangue nelle gambe pronte a scappare e probabilmente preparando la gola a emettere grida di avvertimento.
La buona notizia è che se imponete consciamente l’ordine ai vostri polmoni di respirare a fondo e vi ripetete che NON siete in pericolo potete imparare a controllare le vostre reazioni istintive… ok, non è così immediato, è in questi casi che allenarsi a mantenere il controllo su se stessi è fondamentale, e io stessa devo ancora imparare.
In fondo ho programmato tutta questa serie di post sia per chiarirmi le idee (e nel processo magari aiutare qualcuno) sia perchè voglio imparare ad essere una persona più organizzata, più allenata e tranquilla.
Beh, questo non l’ho imparato da Nietzsche, ma diciamo che è stato una conseguenza del rivalutare il corpo fisico.
Il corpo non è una prigione, non è un imbarazzo, è uno strumento importante che può aiutarci a capire meglio cosa ci passa per la testa.
Un po’ strano forse, ma io sono convinta che possa funzionare.
Don't worry is the hard part. And 2 liters of water–that's a lot.
Anyway, great post. What you say about bodies is so true.
Thank you!
2lt are ment to be during the whole day and also through food (fruits and vegetables most of all, and also fruit juices), but it really does make the difference!
About "not worry"… I'm still working on it