In questo periodo ho bloggato poco, semplicemente non mi andava gran ché, lo sentivo come un obbligo e non c’è metodo più rapido per non farmi fare qualcosa che dirmi “Devi farlo”.
Avete presente la scena del drink in Roger Rabbit? “Lo vuoi” “Non lo voglio” “Lo vuoi!” “Non lo voglio!” “NON LO VUOI!” “LO VOGLIO!!!”
Ecco, la mamma mi chiamava bastiancontrario già da piccola, che ci posso fare.
Comunque, mi sono ritrovata con un bel po’ di foto fatte ultimamente e allora ho pensato di illustrarvi che ho fatto di bello invece di bloggare 😀
Ho pasticciato con le erbe del mio balcone:
a sinistra l’oleolito d’iperico (l’unico che non è del balcone ma che è stato raccolto con Lanterna) appena iniziato e nel bellissimo barattolino rosa a destra la mia camomilla, quando ne avrò abbastanza (c’è un’altra fioritura in corso) aggiungerò anche un pezzetto di baccello di vaniglia e quest’inverno avrò una tisana camomilla e vaniglia spettacolare
ho raccolto la lavanda, credo che ne farò dei sacchettini per l’armadio
e qui possiamo vedere la mia modella Gertrude che ci mostra come si annusano per bene i fiorellini
con la menta marocchina ci ho fatto una tisana fredda a base di zenzero che, per 24 ore, sembra ginger beer *_*
ho sistemato un po’ di scartoffie, ho ritrovato una pagella del liceo e il mio certificato di nascita… era davvero ora che mettessi un po’ di ordine!
ho trovato la ricetta che mi permette di consumare più cioccolato dell’uovo di pasqua in una volta sola, per essere stato il mio primo tentativo di sacher non è andata affatto male!!!
ho fatto qualche prova di cifre tutte avvoltolate da del filo di cotone colorato, direi che sono proprio carine
mi sono dimenticata la pizza avanzata in forno. Ops. Bambini, non fatelo a casa.
mi sono messa un vestito che mi fa sentire allegra, saranno i pois giganti, non so 😀
ho riordinato la scrivania, perché Clo ci saliva per dormire e mi guardava sconsolata prima di appollaiarsi alla meno peggio sul casino immane, e così adesso che è in ordine lei e il folletto sono diventati amici di pennichelle. Lui sembra molto felice.
ho fatto merendine slurposissime: yogurt montato con frutti di bosco *_* “Ci vuoi anche il biscottino?” Ma cerrrrto!!!
ho seguito i Deimos al loro photoshoot, il mio cellulare s’è prodotto al massimo in questa “foto grunge” 😛
sono andata al parco con le mie cipolline a fare un picnic di tutto relax (tranquilli, non abbiamo lasciato nemmeno un pezzettino di carta, solo qualche filo d’erba un po’ schiacciato e qualche briciola per animali e insettini vari :P)
Poi un giorno sono tornata al Brallo col mio Bro, ovvero il luogo delle nostre infanzie estive. Amarcord pesantissimo, soprattutto per gli odori e i profumi *_*
E ho lavorato un po’, in centro città, girando per le stradine…
secondo voi quale delle due apre il portone? 😛
E poi ti ricordi della poesia di Ada Negri Giardini Nascosti
e pensi che avesse proprio ragione.
Amo la libertà de’ tuoi romiti
vicoli e delle tue piazze deserte,
rossa Pavia, città della mia pace.
Le fontanelle cantano ai crocicchi
con chioccolío sommesso: alte le torri
sbarran gli sfondi, e, se pesante ho il cuore,
me l’avventano su verso le nubi.
Guizzan, svelti, i tuoi vicoli, e s’intrecciano
a labirinto; ed ai muretti pendono
glicini e madreselve; e vi s’affacciano
alberi di gran fronda, dai giardini
nascosti. Viene da quel verde un fresco
pispigliare d’uccelli, una fragranza
di fiori e frutti, un senso di rifugio
invïolato, ove la vita ignara
sia di pianto e di morte. Assai più belli
i bei giardini, se nascosti: tutto
mi pare più bello, se lo vedo in sogno.
E a me basta passar lungo i muretti
caldi di sole; e perdermi ne’ tuoi
vicoli che serpeggian come bisce
fra verzure d’occulti orti da fiaba,
rossa Pavia, città della mia pace.