Questa volta voglio scrivere una lista un po’ diversa, saranno le giornate più buie e uggiose, saranno gli ormoni, sarà il periodo… que serà serà mi dedicherò a mettere nella mia scatola tutta gratitudinosa (che non è una ricetta al gratin, ma significa che è piena di gratitudine… lo so, lo so, sono un genio coi neologismi) cose più introspettive, soprattutto legate a quelle grandi lezioni di vita che -ahimé- imparo solo da grandi tranvate sul naso.
Proprio per la serie “finché non ci sbatti contro non capisci eh?”, evidentemente no, ho la testa dura… sic… Comunque, guardiamo il lato positivo anche di questo e vediamo cos’ho imparato negli anni da persone, eventi, luoghi e situazioni (nomi di cose, città e colori):
° a G4. C. I4. A2. V. S. e M2. -in ordine sparso- per avermi insegnato -in ordine sparso-: che non scendo a compromessi solo per omologarmi e cercar approvazione, che anche se quella parte ancora mi manca almeno sono stata onesta con me stessa, che non si finisce mai di conoscer le persone, che certi segnali vanno letti subito per quello che sono, che io valgo molto di più e a volte ho diritto a mettere i miei bisogni davanti a quelli degli altri, a godermi la mia vita per quello che voglio e che certe fatiche non valgono la candela, che una scintilla poteva esser riaccesa anche se non ha portato a nulla ma almeno ancora c’era, che a volte ci si ripete negli errori ma si può anche perdonare oppure crescere e notare che nel cambiamento tutto resta uguale, che non ho bisogno di competizione, a mettermi davanti alla parte peggiore di me stessa e far qualcosa per cambiare, che quando ho ragione ho ragione punto, che non importa cosa pensino gli altri su di me o sulla vita in generale tanto io ho la mia visione delle cose, che nei posti più assurdi si trova qualcosa di meraviglioso, che a volte il fastidio è colpa mia e posso imparare e migliorarmi, ma a volte il fastidio è solo fastidio, a pelle. Più in generale: ho imparato che non posso aspettarmi che la gente sia come me, nel bene e nel male, che su certe cose posso farci qualcosa intervenendo direttamente, su altre no e allora tanto vale che me la faccia passare prestando attenzione ad altro.
° su note più allegre o, per meglio dire, momento fluffy: i miei amici, alcuni sono con me da una vita, letteralmente, altri conosciuti solo in un momento particolare e ci si vede troppo troppo troppo poco però ci sono amicizie che valicano qualsiasi confine, altri sono relativamente “nuovi” ma sembra già di conoscersi da una vita, anche perché si è già passati insieme attraverso esperienze che non possono fare altro che unire le persone, so sempre a chi rivolgermi e qualcuno c’è sempre quando ho bisogno, la cosa migliore è che ci sono sempre anche se non ho bisogno ma solo voglia di cazzeggiare. Quel paio di professoresse e professori che mi hanno insegnato davvero tanto, cose che sui libri non ci stanno. Persone che non stanno in nessuna categoria ma che ho avuto la fortuna di conoscere e sono state (e sono ancora) una grande ispirazione… non vorrei esser sessista, ma sono più che altro donne. Gli amici pelosi che ho avuto nel corso degli anni, e non credo che serva aggiungere altro. La mia famiglia, sarà cliché e pure ovvio, ma senza di loro non sarei qui… in nessun senso. Le donne della mia famiglia, perché c’è qualcosa di speciale che nemmeno loro sanno di avere. Sa perché, anche se sono della parrocchia del “una donna non ha bisogno di un uomo per avere una bella vita” e quindi penso che se non l’avessi conosciuto avrei comunque avuto una vita bella, con lui è più bella.
° e ora per tornare a cose più solite da vedere nella mia solita Scatola Musa: essere finita su liquida.it per un paio di volte ^_^, il mio blogghino, mi piace proprio! Uscire di casa sperando in un quadretto di cioccolato e trovare un’intera torta ad attenderci. I casi umani di X Factor. Andare al cinema e avere due ottimi posti nonostante l’incredibile ressa di adolescenti (mai più il cinema il sabato sera!). La mia prima riunione condominiale… tranquilla, simpatica e con racconti sulle prodezze di mio nonno :). Riavere l’uso del mio pollice destro, non sai quanto vale finché non viene a mancare… ti loWo polliciuzzo mio! Clotilde che fa la brava (nei limiti del possibile) dalla veterinaria, che le dice che è bellissima. Riguardare i Cavalieri dello Zodiaco, prenderli in giro, ricordare episodi infantili. Aiutare (finalmente, dopo eoni) mia madre col suo cambio di stagione (aveva camicie che risalivano agli anni della SUA scuola superiore!!!). Downton Abbey eh sì, sono ripetitiva. Familiari pronti ad aiutare. Il mio quartiere. I pigiami che giocano a nascondino.
Ci sta bene ogni tanto un momento di serietà.. io e Gatto abbiamo deciso che da quest’anno “festeggiamo” il giorno del ringraziamento. Sul modello americano, il 4° giovedì di novembre invitiamo qualche amico e qualche parente a casa, mi invento una ricetta per il tacchino e prima di mangiare ognuno recita i suoi ringraziamenti (alle persone, al karma, a Dio, a piacere di ognuno)… una sorta di scatola musa annuale..mangiando
Se ti va sei la benvenuta! (ma tu vivi a Milano o a Pavia? Ho letto info fuorvianti..)
Pavia!
Bello il giorno del ringraziamento! Io sono a favore di qualsiasi scusa ci si possa inventare per celebrare qualunque cosa, foto al tacchino mi raccomando!!!
Anche per me e’ “senza di lui la mia vita era bella, con lui e’ bellissima”
Awww <3