L’ultima volta vi ho mostrato come fare uno stringivita steampunk; per passare invece a qualcosa di più semplice e che magari potreste usare più spesso, oggi vi illustro come fare la camicia da poeta che avevo usato sempre per quel costume.

Non chiedetemi perché si chiami da poeta, da paesana o da nonsocosa, comunque è quella camiciona a sbuffo. Sbuffa da tutte le parti.

Io ho riciclato una vecchia camicia del mio papà, che non usava più, bianca, piuttosto spessa, bella morbida e con un motivo cachemire ton sur ton che fa presto capire come mai mio padre non l’avesse praticamente mai messa! Però per me era perfetta.

Occorrente:
Vecchia camicia bianca trooooppo grande
Macchina per cucire, ago e filo, spilli
Fettuccia elastica

Fase numero uno, prendete la fettuccia elastica e misuratevela intorno alle spalle, deve essere in tensione ma non deve stringere. Tagliatene qualche cm in più, così che si possa sovrapporre per chiuderla. Cucitela chiusa.
Fate la stessa cosa per i polsi.

Tagliate le spalle, colletto incluso, e i polsini della camicia. Togliete la tasca, fissate i polsini.
Girate la camicia dentro-fuori.
Fate un velocissimo “orlo” rifilando a zigzag le parti appena tagliate.

Posizionate la fettuccia elastica e fissatela con quattro spilli, come se segnaste i punti cardinali. Quando cucite la fettuccia al suo posto (consiglio punto a zigzag), tendete l’elastico in modo che segua la stoffa della camicia (che non deve essere elastica!!!) così facendo si creerà un’arricciatura naturale. Fatelo per l’apertura sulle spalle e per i polsini.

Avete finito. Enjoy.

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