Oggi torno a farmi viva sul mio bel bloggino per un argomento molto attuale e molto importante.
V3gan mi ha invitata a partecipare a quest’iniziativa e aderisco volentieri.
Anche in quanto blogger pavese, purtroppo come saprete da giornali e tv e quant’altro Pavia è la città che ha il più alto numero di slot/persona sul suo territorio…
Quello che più mi disturba è vedere come quello delle slot sia un macchinario che colpisce a più livelli, partendo sempre però dalla stessa base.
C’è crisi, i bar chiudono come mosche, e c’è questo mezzo apparentemente innocuo che permette di guadagnare qualche soldo in più, il che significa pagare i conti, tenere il bar aperto, continuare a mantenere una famiglia.
C’è crisi, uno non sa più cosa inventarsi per trovare un lavoro e guadagnar due soldi (il che significa pagare i conti e continuare a mantenere una famiglia) e quindi a volte si spera di poterli vincere questi maledetti soldi, come trovarli per magia, non fantastichiamo forse tutti su come spenderemmo la vincita al superenalotto?
C’è crisi, lo Stato non potrà mica continuare a spremere di tasse i cittadini*, vediamo di avere qualche entrata extra dal gioco d’azzardo, in fondo se uno gioca è perché i soldi ce li ha.
Tre presupposti non del tutto sbagliati… che però collassano su se stessi perché si scontrano con una realtà dei fatti diversa da quella di un semplice presupposto, si scontrano soprattutto con la dipendenza.
E su questo punto mi fermo, perché la retorica facile è, appunto, facile e non ho le competenze per mettermi a disquisire di macroeconomia, microrealtà locali, disagi sociali e disturbi della personalità.
Ci vogliono aiuti su più fronti, ci vuole un messaggio unitario e preciso, che si faccia vedere e sentire, che non se ne stia nascosto dietro vetrine oscurate (che tanto ciò che importa è che non si veda da fuori giusto? Perché se non lo vede nessuno allora non sta succedendo, no?).
Per esempio iniziando a togliere tutte quelle slot.
* non apriamo polemiche su questo punto, prendiamo la frase con le pinze come se fossimo in un mondo perfetto, ok? A beneficio del filo logico!