img
Siamo tutti bravi a dirci che la depressione è rabbia repressa.
Siamo tutti bravi però anche a dire che arrabbiarsi non serve a niente, e bisogna solo essere onesti con se stessi per capire cos’è che ci fa arrabbiare e una volta compreso quello in teoria siamo a posto.
Siamo anche bravi a dire “il difficile è iniziare, ma fai un pochino per volta e vedi che poi non ti fermi più”.
Sì ma come si inizia?
COME. DIAVOLO. SI. INIZIA?
Abbiamo il diritto di avere un umore cupo una volta ogni tanto. Indulgere nel peccaminoso piacere di rispondere male, vedere tutto nero e fanculizzare tutto.
In queste occasioni io ho anche voglia di sentire rumori fastidiosi, assordanti, molesti, rumorosi suoni fastidiosi… e possibilmente distruggere qualcosa nel frattempo.
Così mi sono ritrovata a pensare a distruzioni sane. Sane, rumorose distruzioni.
Le porcellane di mamma: soddisfacente, ma no. NO.
Vestiti: non abbastanza rumoroso.
Muri e porte: doloroso, quindi no.
Poi ho trovato.
Vetro.
Raccattate tutte le bottiglie e i barattoli vuoti che avete, poi andate verso i bidoni della raccolta differenziata… e lanciateli dentro, il più violentemente possibile (occhio alle schegge volanti però!)
Poi fate un respiro profondo.
Oh, e ho anche una risposta per la mia domanda lassù.
E non mi piace.
Iniziate e basta, costringetevici se necessario.
Non c’è altro modo.
PS
Alcune sagge parole Pow Wow (o così sembra, se mi sbaglio, correggetemi, grazie)… Le donne erano solite trovarsi insieme una volta la settimana, per discutere dei loro problemi e consigliarsi sulla loro risoluzione l’un l’altra. Ma se la settimana seguente vi lamentate ancora dello stesso, lo stesso identico problema allora avete solo due possibilità: affrontarlo, sta volta sul serio.
O smettere di lamentarvi