Mestruazioni.
Stando a “Scrubs” basta questo per assicurarsi che gli uomini in zona smettano di interessarsi.
Non che non possano farlo, ma effettivamente l’argomento di oggi non può riguardarli direttamente.
Dopo più di un anno che uso regolarmente la coppetta mestruale, e in tutte le occasioni possibili (ufficio, viaggi all’estero, pendolarismo, vacanze e bagni al mare, casa, influenza) penso sia venuto il momento di dire la mia. (La mia è della Fleurcup, come vedete dal titolo, ma sono sicura che la mia recensione valga per tutti i tipi in commercio).
Confesso che all’inizio, nonostante un bel numero di mie amiche me la raccomandassero caldamente, ero moooolto scettica. Per i seguenti motivi che vi esporrò in un comodo elenco:
- l’idea mi faceva piuttosto schifo, lo ammetto
- mi sembrava poco igienico
- mi sembrava poco pratico
Mi sono ricreduta su tutti e tre i punti.
Quello che mi ha convinto a provarci sul serio, oltre alle numerose raccomandazioni dalle amiche e anche da una collega (che diciamocelo, ha avuto il suo bel peso, perché le altre avevano tutte orari di lavoro più elastici dei miei), è stato il discorso ecologico/economico.
Non ho più idea di quanto costi una confezione di assorbenti di quelle al supermercato. Facendo una rapida stima, 3 euro a confezione e se ne usa una confezione al mese, in un anno sono 36 euro. Tutti gli anni. Le coppette mestruali vanno da circa 15 euro a circa 30, dipende quale scegliete e dove la comprate. E dura dieci anni.
In più non create rifiuti, vi siete mai chieste dove e come vengono smaltiti gli assorbenti usati? No, non preoccupatevi, non se lo chiede quasi mai nessuno. Però come ci pensate… non è carta né plastica che possa essere riciclata, va bruciato e basta. Un bello spreco e un bel quantitativo di inquinamento, se pensate a quanti assorbenti usa una donna in un anno…
(Senza contare il rischio di Sindrome da Shock Tossico che il contatto prolungato con il materiale assorbente e le sostanze usate per trattarlo e i batteri che vi si possono sviluppare può dare).
Ecco quindi i vantaggi che ho scoperto usandola, sempre in un pratico elenco:
- sembra di non avere su assolutamente niente (l’unica volta che mi ha dato fastidio è stata una delle prime volte e l’avevo messa male, è bastato toglierla e rimetterla, e me ne sono accorta subito, quindi nessun problema)
- collegato al primo punto, questo secondo è perché ci si sente davvero “libere e felici come farfalle”, niente calori niente sudori eccetera eccetera
- dura tanto, ovvero la metto al mattino e la cambio la sera, anche quando andavo al lavoro non avevo bisogno di portarmi dietro la bottiglietta d’acqua per cambiarla e sciacquarla nel bagno dell’ufficio, semplicemente stavo in ufficio tranquilla. Vi dirò di più, confesso una cosa che non andrebbe fatta: una sera mi sono addormentata e non mi ero ricordata di cambiarla (appunto perché sembra DAVVERO di non aver su nulla e siccome ero alla fine del ciclo e non avevo più nemmeno i crampi, semplicemente sono andata a dormire e buonanotte, letteralmente) eppure non ho avuto la minima perdita di notte, ha tenuto benissimo
- costringe a un rapporto diretto e onesto con se stesse, all’inizio l’idea mi faceva schifo, l’ho già detto, ma in fondo è tutta roba mia, mi soffio il naso in un fazzoletto, non è che un po’ di sangue sia poi molto diverso. È che per secoli “le regole” “le mie cose” “il ciclo” “il periodo” o qualsiasi altro nome dietro cui s’è voluto nascondere un fenomeno assolutamente naturale, le mestruazioni, sono state demonizzate come qualcosa di impuro, debole, schifoso, da nascondere, di cui non parlare perché non sta bene eccetera eccetera.
Invece no, invece è fisiologico e metterci mano (letteralmente) può solo far bene al rapporto col proprio corpo. Ergo è consigliata soprattutto alle donzelle che non hanno molta confidenza dal quel punto di vista 😉
Con giusto un paio di giorni di prova avevo confutato tutti i miei dubbi a riguardo.
Per la parte “igienica” dite?
Semplice, quando la cambiate la lavate col sapone intimo, tanto già che siete lì non è una fatica in più, e fra un ciclo e l’altro basta bollirla in acqua per cinque minuti per sterlizzarla.
La coppetta è in silicone chirurgico, regge quindi al trattamento senza problemi.
Ultima osservazione, mi chiedevo a cosa diamine servisse farle colorate, voglio dire, non è un oggettino che tieni in esposizione… Beh, ho scoperto a cosa serve: il silicone trasparente, col tempo, si macchia e quindi non è più tanto bellina da vedere, ecco perché le fanno anche colorate.
Credo proprio che quando dovrò cambiare questa la prossima la sceglierò colorata
Infine, vi rimando a pareri più tecnici ed esperti, a questo articolo qui su “genitoricrescono”, dove hanno intervistato direttamente una ginecologa, insomma, un parere profano di chi l’ha provata (il mio 😉 ) e un parere tecnico di un’addetta ai lavori ^^.
Fondamentalmente scoprirete che è assolutamente sana, ideale per la conformazione del corpo femminile, igienica, morbida, della giusta dimensione (ci possono passare dei bambini, credete davvero che una coppetta faccia la differenza???), ho amiche che dicono che con l’uso della coppetta il ciclo dura di meno, i dolori sono diminuiti e anche la sindrome premestruale è più dolce.
Per me i giorni sono sempre gli stessi, i dolori vanno e vengono dipende dal periodo e la sindrome premestruale dipende più dalla mia testa che dai miei ormoni, ma magari anche a voi porta dei buoni effetti collaterali 😉
MIO DIO! A me li dentro va solo una cosa sola