Eccoci finalmente con i libri letti negli ultimi tempi, a Novembre non ho pubblicato questo post semplicemente perché a Ottobre non ho avuto voglia di leggere e ho faticato a finire quel mattone de “La Dea Doppia”. Sono traumi da cui uno ha bisogno di riprendersi lentamente!
A Novembre però ho recuperato e qualcosina l’ho letta
L’ultimo drago di Jasper Fforde – Un drago verde su una copertina ancor più verde, prendo in mano e viene un coro da bibliotecaria e amica “Uuuh quello è carinissimo devi leggerlo!!!” Ok.
È veramente carinissimo, leggero, scorrevole, divertente, originale, insomma, ben fatto! È uno di quei libri che mi fa ricredere sul dover per forza scrivere sempre cose anticonvenzionali, perché quando si inseriscono in modo funzionale semplicemente funzionano.
La sfida di Khazam di Jasper Fforde – il secondo della saga, stiamo aspettando il terzo. Condivido con Lanterna la perplessità sulla traduzione del titolo, l’originale sarebbe stato “La canzone della Quarkbestia”. Ora, chi viene dal primo libro sa cos’è e apprezza tantissimo una Quarkbestia, quindi il titolo tradotto letteralmente dall’originale sarebbe stato apprezzatissimo. E chi non conoscesse il primo libro non sarebbe cento volte più incuriosito da un titolo come “La canzone della Quarkbestia” invece che “La sfida di Khazam”? (Che poi, fra l’altro, è pure scorretto, perché LA Khazam è una società, non una persona). Comunque, a parte le questioni col titolo, Fforde riesce di nuovo in un romanzo leggero, scorrevolissimo, originale e divertente. Se ancora non l’aveste capito ve li straconsiglio
La ragazza dai capelli strani di David Foster Wallace – Non avendo mai letto nulla di questo autore, essendone venuta a conoscenza perché un buon numero dei miei ex colleghi (di quelli simpatici) aveva sempre qualche suo titolo in tasca, mi sono decisa pure io. Stando a Wikipedia ” La ragazza viene considerato una sorta di manifesto poetico e stilistico dell’autore, in cui affiorano tutti i temi dominanti della sua opera successiva”. Mi fido, leggo, chiudo il libro. Wikipedia continua dicendo “raccontati in una prosa gelida ma allo stesso tempo iperbolica e ambigua”.
Ecco, azzeccato, ma non in senso buono. Gente mia, se quello è il manifesto di Wallace, non fatemi più leggere nulla di suo, sono arrivata a fatica oltre le trenta pagine e mi chiedo ancora perché ho perso del tempo. Fra l’altro finirebbe benissimo nella collezione di barzellette su quanti scrittori uomini servono per cambiare una lampadina (del tipo “Quanti scrittori uomini servono per cambiare una lampadina? Il pessimo sesso l’aveva fatto sentire profondamente interessante, come una vittima di omicidio”). Unacosanoiosachenonfaròmaipiù.
Peter Pan di J.M. Barrie – Fortunatamente è stato breve, non perché non fosse carino ma perché, escluse le menzioni di “sangue”, Disney e riadattamenti cinematografici vari già hanno citato tutto il citabile, parola per parola. E Wendy mi mette un nervoso terribile, ma vabbeh, è una preadolescente descritta da un uomo nell’ottocento, non si può neanche pretendere chissà che… Mi aspettavo di trovare quell’accenno ai Pirati che sono in realtà i Bimbi Sperduti sopravvissuti alle mattanze di Peter che, a quanto pare, li uccide se crescono ed è per questo che ce l’hanno con lui. Ma vatti a fidare dei commenti letti a caso su internet!!!
Gatti molto speciali di Doris Lessing – La quarta di copertina dice che Doris Lessing, con questo libro, riesce a far venire voglia di avere un gatto anche al più convinto cinofilo. Io sono una convinta gattara, ma questo libro mi ha messo voglia di non avere più gatti. Più che “Gatti molto speciali” doveva chiamarsi “Gatti molto sfigati”. E con questo e Peter Pan se ne vanno i miei due classici del mese (uno in più per recuperare mancanze passate).
I benandanti di Carlo Ginzburg – Parliamo di folklore locale. Nonostante tutto antropologia all’università mi piaceva parecchio. E per una volta leggere un’opera sulle usanze popolari italiane scritta da un italiano è una ventata d’aria fresca fantastica! Consiglio a tutti gli amanti dell’argomento anche e soprattutto perché, oltre a trattare temi interessanti, lo fa con uno stile gradevolissimo, scorre bene pur non essendo un romanzo, per farvi capire il tipo!
Intanto ho già pronti i libri per il prossimo mese, a parte il classico che devo ancora scegliere Poi mi toccherà leggermi anche la trilogia di Hunger Games e voglio anche iniziare a leggere Terry Pratchett. Yeah!