Oggi, dopo secoli, ho riascoltato Alanis Morissette (Would not come, You oughta know, Uninvited, So pure, Perfect… che pezzi!).
E’ un salto indietro di dieci anni… poco prima avevo nominato i Punkreas… un salto indietro di quasi quattordici anni… Aggiungiamo un paio di ballerine in vernice nera prese di recente: un balzo diretto a circa vent’anni fa.
No, non sto cercando di dire “sono vecchia”.
A volte mi chiedo se Nietzsche avesse ragione col suo eterno ritorno dell’uguale… Perché, ebbene sì, non ritornano solo canzoni o strani gusti nell’abbigliamento, ma ritornano anche sensazioni, suggestioni sensoriali legate a una canzone (con certe canzoni dei Korn ricordo perfettamente che stavo colorando il mio mazzo di tarocchi, per esempio).
Proust aveva quella strabenedetta madeleine de sa tante… ma qui ci stiamo perdendo.
Non sempre le sensazioni che mi ritornano sono piacevoli, non è il retrogusto del cioccolato, è il riproporsi del peperone (tanto per rimanere in ambito gastronomico), e quindi mi sento come bloccata… riportata al Via senza ritirare i soldi.
Lungi da me volervi deprimere, ma credo che qui si aprano le danze per alcuni post che mi frullano in testa da qualche tempo e che ancora non hanno trovato “il momento giusto” per essere pubblicati.
Ma il momento giusto non esiste… e allora scelgo io, l’estate è iniziata, significa che le giornate hanno iniziato ad accorciarsi, assurdo eh? Perfetto per i miei scopi.
Post Scriptum
Mi sono persa il dieci giugno, il 10/6, sono pure tornata a casa tardi dall’ufficio… dovrò recuperare in qualche modo… secondo voi avere un istorico di ricerche su google che vanno da pettine da granitura alla glicerina da farmacia, passando per i tutorial di Martha Stewart, mi salva in corner?