Non ci crederete ma sì! I “comodini” riprendono!
Anche perché, finito di star dietro a tavoli, nastrini e documenti, ho di nuovo avuto tempo e voglia di leggere.
Ammetto che i titoli siano poco da “luna di miele”, ma cosa posso farci? Non è che il mondo si ferma perché una si sposa!
Per Isabel, un mandala di Antonio Tabucchi – Che dire, mai letto niente di questo autore, questo libro mi è stato regalato all’addio al nubilato. Ci ho messo un po’ ad ingranare la marcia e mi ha lasciata poi con un senso di “boh”, ma non spiacevole. È scritto indubbiamente molto bene, ma la trama in sé… ho l’impressione sia una di quelle trame che hanno senso se viste all’interno dell’opera omnia di un autore, ma per me che non lo conoscevo rimane appunto un po’ “boh”.
Trilogia della città di K di Agota Kristof – Questo libro mi era stato consigliato eoni fa da un’ex collega. Questo DECISAMENTE non è un libro da luna di miele. Però resta impresso, il termine è forse un po’ sorpassato ma l’aggettivo migliore che mi viene al riguardo è “incisivo”, lascia decisamente un segno… e un po’ d’angoscia!
Delta di Venere di Anais Nin – Avete presente quando leggete un libro e vi dite “io sono sicuro di averlo già letto”, ma non riuscite a ricordare quando? Ecco, io l’avevo già letto, ne sono sicura. Comunque è stato un bel rileggere, certe cose sono gratuite, ma in certi altri racconti è una soddisfazione leggere il punto di vista femminile raccontato così bene, con quella mescolanza di sensi e sentimento che a volte è inscindibile.
Magia di Luce di Marion Zimmer Bradley – Da adolescente avevo adorato il ciclo delle Nebbie di Avalon, ancora adesso a volte ripenso al libro e al film e mi ritrovo con quell’aria un po’ sognante. Leggendo questo libro invece a un certo punto, presa dallo sconforto, mando un sms alla mia amica e le dico “Sto leggendo questo libro e non riesco a non chiedermi se anche Le Nebbie di Avalon fosse scritto così male”, risposta “Sì”.
Due lettere per distruggere un mito adolescenziale.