Ebbene, siore e siori, ci risiamo. Lo so che sembrano solo tre libri ma in realtà sono sette. Così, come se la cosa facesse differenza.
Scorpacciata d’Hellboy (finalmente), trilogia di Hunger Games in lingua originale e un libretto per passare il tempo.
Eccoveli.
Hellboy “Il seme della distruzione“, “Il risveglio del demone“, “La bara incatenata e altre storie“, “La mano destra del destino” e “Il verme conquistatore” di Mike Mignola – ottenuto in prestito da Lanterna, dopo aver promesso di trattare l’albo con religioso fervore, cura maniacale e di rimetterci una rotula (a mia scelta) nel caso di problemi. Ho finalmente potuto leggere Hellboy, nella forma di mega album con copertina rigida (due albi, per i primi quattro titoli) e albo “tascabile” per il quinto.
Che dire, conoscevo Hellboy banalmente tramite i film (piacevolmente steampunk, divertenti, insomma, m’erano piaciuti) e siccome per esperienza ormai so che l’originale da cui è tratto un film è sempre meglio, ero curiosissima di leggere i fumetti.
Come volevasi dimostrare, anche questa volta la legge tiene: il fumetto è milioni di volte meglio del film. E la prefazione di Robert Bloch ha ragione: Mike Mignola è un “artista vero” Ora ho gli altri numeri che m’attendono!
(PS mi piacciono in particolar modo i suoi schizzi/studi preparatori alla fine di ogni numero!)
The Hunger Games, Catching Fire e Mockingjay di Suzanne Collins – Avevo in mente di leggere i libri da quando avevo visto il film, perché i libri sono sempre meglio. E in questo caso è vero in modo esponenziale, altrimenti non si spiega come io potessi essere appiccicata al libro, pur sapendo esattamente come andava a finire (secondo film compreso!). Il secondo libro ha molta più sostanza di quello che hanno distillato per il film. Il terzo, a tratti interminabile, capitolo della saga, è lungo però soddisfacente, pettina bene fino alla fine tutti i nodi che aveva sparso qua e là.
Parlando con le api di Peggy Hesketh – Inizia carino, gradevole, quasi simpatico. Mette una gran voglia di miele e apicoltura. Ma è una noia mortale riuscire a finirlo. Riflessione personale forse un po’ piena di pregiudizi: ma perché il 90% dei libri dell’Euroclub sono dei tappabuchi senza valore??? Ok, non tutto può essere alta letteratura, però neanche la versione non romantica degli Harmony prodotti in serie, eddai!
Forse sarebbe stato esagerato, ma avrebbero dovuto “raccontare” (almeno quando la protagonista pensa) i films in prima persona come i libri.
Ma a quel punto i film sarebbero stati etichettati come “pippone da femmine” (che già ho sentito gente che non l’ha voluto vedere “perché c’è una femmina protagonista”, per farla breve), figurati in soggettiva!!!
Ma se uno sta a sentire i commenti di certi soggettoni…………fa una strage.
You haZ a point! 😛