La “sfida” era mettermi finalmente a leggere tutto quel materiale che avevo accumulato nel tempo, usarlo insomma.
Il fidato nintendo ds, opportunamente modificato, è stato la base di partenza.
Non li ho letti proprio tutti tutti… a un certo punto ne ho avuto abbastanza. Per una serie di motivi che, ovviamente!, ora vi spiego.
1) Possibile che giri tutto intorno ai soldi? Voglio dire, ok, non sono così ingenua da pensare che si possa tornare al baratto-ti-do-una-poesia-per-un-paio-di-jeans. Come disse Woody Allen “Se i soldi non fanno la felicità, figuriamoci la miseria!”. Però dai, possibile che sia tutto sempre e solo incentrato sull’avere di più? Un lavoro migliore, certo, una vita sentimentale più appagante, ok, amici, hobby, successo, va tutto bene… ma alla fine della fiera si riduce tutto ad avere più denaro. Beh… anche basta!
2) Pochi ma buoni. Sceglietene uno, al massimo ve ne concedo tre, leggeteli, davvero, prendete quel che di buono possono darvi (non sto negando che questi libri servano, probabilmente se a un certo punto della vostra vita avete sentito il bisogno di leggerne è perché possono davvero aiutarvi. Io per prima ne ho avuto bisogno e sono serviti). Ma non leggetene più di un paio, poi iniziano a contraddirsi e a confondervi… anche perché a un certo punto dovreste anche esservi formati un’opinione vostra da seguire, no?
3) Ribadiamo il concetto. Troppo stress sul pensiero positivo può addirittura avere effetti negativi. Qui c’è un bell’articolo, che mi conferma cose che già sospettavo da sola: quanto mi era mancato avere una valvola di sfogo, l’essere scettica sulla possibilità di attirarmi eventi positivi, ma non aver dubbi sul portarmi sfiga da sola, e amenità varie.
4) Se possibile preferite lavori originali, tipo “Le vostre zone erronee”, “Psicomagia” o “Training autogeno”, piuttosto che manuali dai titoli (e contenuti) tutti uguali. Super pompati di enfasi e ripetizioni come una bibita gassata anni ottanta. La chiave non è pensarsi con in mano una mazzetta di soldi, è realizzare cosa ci fa star bene.
Questo è quanto. Non voglio demolirli del tutto, continuo a sostenere che da un libro c’è sempre da imparare: se è pessimo si impara almeno cosa evitare. In certi momenti della vita possono davvero aiutare, soprattutto se magari preferite quelli dal contenuto più analitico o almeno spirituale, invece del manualetto con la Formula Tutti Gli Usi in Uno del Dottor Professor Ministro Illuminato Visconte Dilitio Cristallo (immaginatevi il ciarlatano sul baraccone alla fiera, stile fine ottocento, ok?).
Ho letto anche “Il Segreto”, ma di quello voglio parlarvi più nel dettaglio in un altro post…
si sono noiosi quando ripetono tutti le stesse cose…..
È che dopo un po’ i consigli quelli sono e, soprattutto, o ti metti a metterli in pratica o tanto vale smettere di leggere!