Che titolone eh?
È che fra una cosa e l’altra non mi decidevo più a ricominciare a scrivere.
Sai quel caso di “Sì ma se devo ritornare ritorno col botto”, mica posso parlare di pipì di gatto.
Sto pensando a post impegnati e a post impegnativi, roba da fare entro breve se no passa il tempo. Però poi sono lunghi da fare. E da tradurre.
E allora non mi ci metto neanche.
Però a sto punto tanto vale far qualcosa e parlar di pipì di gatto.
Che argomento elegante.
Comunque niente, è andata così: un giorno giriamo il tappeto del salotto, invece di raccattarlo e metterlo in un angolo per pulire il pavimento. E notiamo una meravigliosa rosa di almeno cinque macchie tonde.
Che puzzano in modo immondo ad avvicinarci il naso.
E allora che fai? Il tappeto è verde, la “Bibbia del pulito” dice che la candeggina non può nulla… resta solo la lavanderia.
Che ci restituisce il tappeto, più di una settimana dopo, con uno scontrino piuttosto salato, ancora macchiato e vagamente puzzolente. (Che, come insegna mia nonna “Se c’è ancora la macchia non può essere pulito”).
E allora che fai? (e due). Chiedi alla tua amica gattara, che se sommi tutti i gatti di cui ti ha parlato arrivi almeno a sette, probabilmente sono di più. Questo per me è garanzia di affidabilità.
Mi dice “vai di vaporetto, poi se non basta spruzza della candeggina gentile e di nuovo vaporetto”.
E cacchio, funziona!
Fortunatamente ho un vaporetto, se non ce l’avete fatevelo prestare o recuperatene uno, non costano tantissimo e se avete animali mi sa che sono un acquisto da fare (poi ci pulite i vetri, ci stirate le camicie al volo, ci igienizzate il bagno… che quando ci siam trasferiti qui ce n’era un gran bisogno!).
Mettete l’acqua, seguite le istruzioni e quando il vapore è pronto lo sparate stando con la bocchetta il più vicino possibile al tessuto.
Sapevatelo: l’urina di gatto, quando reidratata, puzza come se fosse fresca. Ergo vi saliranno vapori mefitici. Ergo aprite la finestra prima di mettervi a fare sto mestiere.
Lasciate asciugare l’umidità.
Se la macchia c’è ancora spruzzate un po’ di candeggina gentile.
Io non avevo modo di spruzzarla allora ho preso uno straccio, l’ho bagnato con la candeggina in un angolino, e l’ho usato per tamponare i residui di macchia.
L’ho lasciata asciugare di nuovo e poi ho ripassato di nuovo il vaporetto.
Voilà, tappeto come nuovo.
A costo praticamente zero.
Niente, sentivo il bisogno di diffondere informazioni utili e rendermi conto che, anche se a spizzichi e bocconi, ancora ci riesco a bloggare, ancora mi va
E appena prendo un attimo il ritmo da giocoliere, ho tante cose di cui voglio scrivere
GRAAAZIIIEEE!!!!